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Arcieri di Avalon e L'Atleta, “Sulle orme di Spartaco” a Trentinara

Con una corda di passione tesa l'arciere è pronto a tirare la freccia che rappresenta la storia di una millenaria disciplina mentre punta al bersaglio dell’aggregazione e viaggia attraverso le meraviglie della Natura. A Trentinara, nell’ameno scenario del monte Vesole, l’associazione Arcieri di Avalon del presidente Giovanni Maio, il 19 aprile ha promosso e organizzato la giornata evento “Sulle orme di Spartaco”, dedicata al settore del tiro con l’arco con approfondimento sull’aspetto storico, culturale e filosofico. Gli arcieri si sono esibiti in gara negli spazi messi a disposizione dal “Kalle Club”, mentre gli istruttori ASC hanno mostrato le nozioni base del tiro con l’arco ai bambini e curiosi di ogni età che si sono avvicinati alla manifestazione. All'evento hanno partecipato i Legionari  in costume storico  dell’associazione “Legio I Adiutrix” di Pompei, unica associazione storica in Italia che ricostruisce con particolare attenzione una delle principali legioni della marina militare romana, che hanno mostrato al pubblico presente  i costumi e gli armamenti degli antichi legionari e centurioni romani e il gruppo di volontarie animaliste composto da Claudia, Delia, Cristina,  Susanna e Serena. Lo staff del "Ristorante Cortina" di Rosario Cortina ha curato la ristorazione con i prodotti del caseificio "Prime Querce" di Alberto Torre. Al termine della competizione hanno ritirato i premi Raffaele Spisto, responsabile regionale ASC e Arcieri Doria, gli educatori ASC Vincenzo Guida, Antonio Gogliucci e Giovanni D’Amato, il neo arciere Teodoro Giordano e Adriana Gervasi, Giovanni Marino, gestore strutture “Kalle Club”, l’associazione “Legio I Adiutrix”, Gianpiero Daniele dell’associazione Quattordici Voci/Volpi del Cilento e il giovane Ernesto Spisto come nuovo arciere emergente. A Premiare Rosario Cairone, sindaco del Comune di Trentinara , Remo Luogo responsabile provinciale ASC e Raffaele Marra, assessore allo Sport del Comune di Pompei. A seguire l’evento in qualità di media partner il mensile di sport e cultura “L’Atleta”, diretto da Gianpiero Scafuri e Fabio Setta, con il caporedattore Angelo De Nicola che ha curato le interviste dello speciale video della web tv “Atleta Tv” sul sito www.editorialeatleta.it


“Il tiro con l’arco è un meraviglioso viaggio nella Natura, noi riproponiamo la disciplina in linea con quello che ha sempre rappresentato per l’uomo nella realtà – dice Giovanni Maio, presidente dell’associazione Arcieri di Avalon – al di là dell’attività sportiva il tiro con l’arco per millenni è servito all’uomo per migliorare prima sotto il profilo della caccia e poi bellico. La nostra associazione, nata del 2010, propone formazione che per noi ha un significato particolare, oltre a utilizzare dell’arco come strumento poniamo particolare attenzione sull’arciere che deve assumere una condizione psico-fisica ideale per rendere al meglio. Le nostre prove si basano su quelli che gli orientali chiamano i quattro Arkan con precisione, potenza, velocità e destrezza. Bisogna acquisire la capacità di tirare anche su bersagli posti a distanze sempre differenti e con pendenze diverse, su bersagli mobili o a volo, che mettono l’arciere in condizione di saggiare le proprie qualità.

 Il tiro con l’arco rappresenta una disciplina molto introspettiva - prosegue il presidente  Maio -  perché ci permette di effettuare un percorso alla scoperta di se stessi ritrovando un equilibrio interiore. Il tiro con l’arco dinamico outdoor, disciplina che è stata riconosciuta in ambito ASC (attività sportive confederate) fa riferimento proprio alla dinamicità dell’arciere che deve essere in grado di tirare muovendosi e la dinamicità sta nel rapporto tra arciere e bersaglio con entrambi che possono cambiare la propria posizione. Il concetto è che tutto cambia e si evolve dal punto di vista tecnico per cui non ci sarà mai un tiro uguale all’altro. Raggiungere il bersaglio è anche una metafora di vita con gli obiettivi da perseguire. Il tiro con l’arco è molto di più di una semplice attività sportiva e a noi interessa sottolineare l’importanza di quel percorso che affronta l’arciere e lo porta a contatto con la Natura, e questo significa riproporre attraverso la disciplina aree come questa, dove secondo lo storico Plutarco  avvenne la battaglia finale fra i centurioni della Roma imperiale e i rivoltosi guidati da Spartaco. L’invito è rivolto a tutti gli interessati a praticare il tiro con l’arco - conclude il presidente Maio -  che possono contattarci al nostro sito www.arcieridiavalon.it”.

 Un comune della provincia di Salerno che si dedica alla crescita degli altri sport. “Con capitali privati siamo riusciti a realizzare una struttura in legno che prenderà il nome di Cilento in Volo che favorirà lo sviluppo turistico oltre ad avvicinare gli appassionati del settore – dice Rosario Carione, sindaco del Comune di Trentinara – nei prossimi mesi ospiteremo il campionato italiano di scacchi e siamo lieti che Trentinara sia teatro di eventi di questa portata che aiutano lo sviluppo dello sport. In particolar modo gli eventi come Sulle orme di Spartaco, organizzati dall’associazione Arcieri di Avalon, favoriscono la crescita della disciplina facendola conoscere a tante persone che oggi sono venute sul monte Vesole per assistere all’esibizione degli arcieri ai quali va il nostro riconoscimento”. Il settore cresce in ogni provincia della regione.“A Sant’Antonio Abate abbiamo vari progetti in corso tra scuole e tiro con l’arco a cavallo - commenta Raffaele Spisto, responsabile regionale ASCArcieri Doria – il mio sogno e aprire un maneggio e creare corsi d’insegnamento alla disciplina del tiro con l’arco a cavallo per avvicinare soprattutto i giovani all’attività. Il tiro con l’arco mi ha sempre appassionato per la sua storia e la grande tradizione che lo contraddistingue”. Una passione che si tramanda di padre in figlio. 

“La mia passione per la disciplina è nata seguendo mio padre che ha sempre partecipato a eventi dedicati al tiro con l’arco – ha aggiungo Ernesto Spisto, premiato come arciere emergente nel corso dell’evento – sono ormai due anni che mi dedico a questo settore che mi appassiona e mi ha permesso d’incontrare tanti nuovi amici”. La freccia di passione vola da Trentinara fino a Pompei. “Grazie al presidente Giovanni Maio abbiamo lavorato al progetto di diffusione e crescita del tiro con l’arco a Pompei e grazie alla collaborazione dell’assessore allo Sport Marra siamo alla ricerca di un’area per praticare il settore – dice Alessandro Cerciello, presidente polisportiva olimpica Pompei – che è al tempo stesso bellissima ed emozionante. E’ ideale per creare aggregazione, in quanto si svolge in luoghi aperti e avvicina un gran numero di appassionati”. 

Dal monte Vesole agli scavi di Pompei il viaggio dell’arciere continua senza sosta.“Manifestazioni come Sulle orme di Spartaco contribuiscono alla crescita del settore e riempiono di gioia le giornate che gli arcieri e le loro famiglie vivono insieme -  dice Raffaele Marra, assessore allo Sport del Comune di Pompei – i nostri progetti a Pompei partiranno da giugno con un grande evento dedicato al tiro con l’arco con la ristrutturazione del campo Bellucci che sarà messo a disposizione degli arcieri affinché nel nostro comune nasca e cresca l’attività”. Il Cilento, una terra dove il tiro con l’arco si sviluppa e cresce. “La nostra associazione nasce vent’anni fa con l’obiettivo di riprendere il tiro con l’arco tradizione e stare a contatto con la Natura - commenta Gianpiero Daniele, dell’associazione Quattordici Voci/Volpi del CilentoFabio Elia è il fondatore dell’associazione con trenta tesserati e si è sempre prodigata per la crescita e lo sviluppo della disciplina”. La passione per lo sport e l’amore per gli animali è uno dei tanti binomi che crea il tiro con l’arco. “Fin da bambino amavo la Natura e in particolare i lupi che hanno un grande fascino in qualità di animali nobili -dice Salvatore Cerciello, associazione Olimpica Pompei – con il passare del tempo ho scoperto e mi sono particolarmente interessato alla razza del lupo cecoslovacco con particolare attenzione alla preservazione della specie, che è un obiettivo che tutti dovremmo perseguire per aiutare le razze nobili come questa. Il tiro con l’arco contribuisce a far viaggiare chi lo pratica nella Natura dove il lupo cecoslovacco si trova a suo agio e crea una simbiosi con l’arciere che pratica l’attività in compagnia del suo fedele amico a quattro zampe”.

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